Maggio 1981: Il barone rosso e le microtransazioni vintage | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Se non ho sbagliato i conti (ed è ampiamente possibile), siamo al quattrocentesimo appuntamento con questa rubrica. Quattrocento settimane. Cento mesi. Otto anni. Come vola, il tempo, quando ci si diverte. Comunque, a maggio del 1980, Atari lancia in sala giochi Red Baron, nuova attrazione da circo con cabinato spettacolare, che sfrutta la tecnologia di Battlezone al punto che molti esemplari sono proprio cabinati del gioco di carri armati riadattati per la novità. Nel gioco si controlla un pilota di biplani delle forze alleate, alle prese con la Prima Guerra Mondiale, uno scenario sicuramente affascinante. Purtroppo Red Baron sarà un discreto flop, forse a causa della ripetitià francamente eccessiva dei livelli.
Taito rilancia con Colony 7, una specie di miscuglio fra Missile Command e Space Invaders in cui bisogna difendere dagli attacchi alieni la colonia spaziale del titolo. Il gioco si distingue più che altro perché permette di acquistare armi e scudi extra inserendo monete aggiuntive nel cabinato. In pratica, nel 1981 Taito era avanti di trent'anni con le microtransazioni.
Infine, abbiamo Space Odyssey, frutto della collaborazione fra Sega e Gremlin Interactive. Si tratta di uno sparatutto a scorrimento verticale e orizzontale che si presenta benissimo, con una grafica colorata, quell'aria un po' da Scramble e sette livelli molto vari di situazioni, anche piuttosto spettacolari, ma delude per un gameplay poco convincente e un livello di difficoltà abbastanza scassato dalla rilevazione delle collisioni imprecisa.