Shenmue I & II è il remaster che dovete comprare, a meno che non vi interessi sapere dove siete nati
Abbiamo una data per Shenmue III e abbiamo i primi due capitoli in HD giocabili sulle console di attuale generazione. Una frase che a sentirla qualche anno fa sembrava incredibile. E invece. Invece, dopo l'annuncio del ritorno della saga avvenuto ben tre anni fa, sì è scatenata la Shenmue mania, portata avanti da chi da sempre sognava di poter proseguire le avventure di Ryo Hazuki, da chi lo sapeva che bastava aspettare, ma anche da chi lo odiava allora e si è risvegliato dalla criogenizzazione solo per tornare a parlarne male. Anche su Outcast, il vento di Shenmue ha soffiato, a pochi giorni dall'annuncio del terzo capitolo. Si spiegava l'anima dell'opera di Yu Suzuki mentre si pensava a una possibile remaster.
Che ora è qui, nelle mie mani, nelle possibili mani di tutti. Ma si deve giocare a Shenmue o no? Ma si deve aspettare con ansia il terzo capitolo o no? Difficile dirlo. Voi come vi ponete nei confronti della storia dei videogiochi? Amate cercare le origini delle cose, o preferite soltanto stare sul pezzo, preferendo i remake e i reboot alla polvere delle cartucce d'epoca? Perché Shenmue I e II non fa un passo avanti che sia uno rispetto al 1999 (e al 2000, contando il secondo capitolo). Era già troppo avanti per l'epoca, non gli serve avanzare oltre, dobbiamo fare qualche passo indietro noi, magari facendo un inchino e una riverenza.
Ryo Hazuki è ancora lì, pronto a reincontrarci. Pronto a intraprendere il suo viaggio alla ricerca della vendetta per il padre ucciso, in quella introduzione leggendaria, di quella notte piovosa di novembre. La vendetta nel cuore, l’amore alle porte, un viaggio da compiere, fatto di strani sogni e tanto sudore. Gare, incontri di lotta o sessioni a videogiochi arcade da pagare col salario ottenuto guidando il muletto. Simulatore di vita di giovane alla ricerca della verità. Veniva codificato l’open world moderno, gettando le basi per Grand Theft Auto III, che ne creò la versione poi copiata da tutti, ma anche per la serie di Yakuza, la patria dei viaggi in giappone a costo zero (fuorché quello di una copia del gioco). Ci sono tutte le cose che non andavano all'epoca e tutte quelle che ti facevano dimenticare le prime. Ma il cuore resta il cuore, e con lui non puoi discutere. Basta il main theme per tornare alla fine degli anni Novanta, anche se non eravate ancora nati. Siete lì, coi jeans larghi, la felpona, il cappellino girato in testa.
Però ci sta che non ve ne freghi nulla di scavare nelle vestigia videoludiche. Anzi nelle fondamenta, in questo caso. La casa non crolla, resta su anche senza andare a guardarle. E nemmeno dovrà fregarvene del terzo capitolo, che di fatto serve a continuare una fiaba interrotta quasi vent'anni fa, senza proporre niente di avveniristico. Ma dovrebbe? Lo ha già fatto una volta, è la nonna che ha fatto i ravioli e ve ne ha tenuti un po' da parte, in un frigo che dopo vent'anni li custodisce come erano allora. Solo, in HD. Shenmue I e II sono i ravioli della nonna in HD.
Il primo, con quell'HD che da solo basta almeno per arrivare vivi al finale se non siete degli storiografi o dei nostalgici, visto che portarlo su Blu-Ray pare sia stata una faticata. Il secondo, invece, era perlomeno presente sulla prima Xbox e lì il lavoro è stato più semplice, così come dignitoso il risultato. I video sono in 4:3, andare a toccarli era rischioso, ma il resto del pacchetto è in 16:9 e i movimenti del personaggio godono di maggior fluidità. Combattimenti e quick time event sono decisamente giocabilissimi in questo remaster, fra l’altro, forse più che le fasi di esplorazione. Ma considerate tutto come un flusso di coscienza storica e storicizzata e seguite Ryo in Cina, fino a Shenmue II, il secondo capitolo che ce la fa vivere, la Cina, mentre la vendetta di Ryo continua. Il secondo capitolo che in realtà era il secondo, terzo e quarto (e pure quinto, ma solo un po'). Giuro, e anche di questa folle narrazione se ne parlava su Outcast.
Sto girando in giro al concetto che molti di voi si cagheranno davvero il cazzo con Shenmue, come quando rimettete su i giochi che amavate da piccoli ma scoprite che erano brutti e voi scemi. Ma tutto sta nel vostro modo di porvi con lui, perché si accorge di quello che state pensando e se lo trattate bene vi offrirà un esperienza unica. Unica perché fautrice di tutto quello che avete visto poi. Quindi unica e sola madre. Anzi nonna, quella dei ravioli. Quindi comprate Shenmue I & II, ché almeno vi assicurate di averlo lì e di non doverlo emulare, di averlo nel presente, di preservarlo. Spiegarvi cosa sia non è semplice, gli Shenmue sono simulatori di Shenmue e basta. Anzi di ravioli. Simulatori di ravioli della nonna.
Ho giocato a Shenmue I & II in versione fisica, acquistato per PlayStation 4. Ho una PS4 Pro ma non ci sono benefici di sorta, la collection è identica ovunque. Ho finito la trama principale del primo e ed esplorato gran parte del secondo. Conoscevo già entrambi ma la difficoltà di reperirli mi ha sempre fatto desistere dal giocarci come si deve, tolto il main plot. Ora, invece, non vedo l’ora di spolparne ogni segreto. Fatelo anche voi. Shenmue I & II è disponibile su PC, su PlayStation 4 e su Xbox One. Come al solito, se acquistate il gioco (o qualsiasi altra cosa) su Amazon passando dai seguenti link, una piccola percentuale di quello che spendete andrà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Se volete procedere su Amazon Italia dirigetevi qui, se preferite Amazon UK puntate qui.