Boardcast è la nostra rubrica dedicata al mondo dei board game. Ogni settimana vi raccontiamo un gioco diverso, parlando anche di eventuali versioni digitali e condendo il tutto con approfondimenti e notizie per curiosi e appassionati.
Dopo una lunga serie di dispute, le relazioni tra Cina e Giappone stanno finalmente tornando ad essere cordiali. Per celebrare quest’alleanza l’imperatore della Cina ha regalato all’imperatore del Giappone un animale sacro, il Panda Gigante, simbolo di pace. Tuttavia il “regalo” si è dimostrato essere assai difficile da gestire, a causa del suo famelico appetito, e così l’imperatore del Giappone ha incaricato i membri della propria corte (i giocatori) di gestire il giardino di bambù ove è stato collocato il Panda.
In Takenoko, di Antoine Bauza, i giocatori (da 2 a 4) devono coltivare dei campi di diverse tipologie (ossia di tre colori: giallo, verde e rosa) irrigandoli per farci crescere le piante di bambù del relativo colore con l’aiuto del giardiniere imperiale e subendo gli effetti più o meno benefici del clima.
Obiettivo del gioco: fare più punti degli avversari. I punti si ottengono realizzando gli obiettivi riportati sulle relative carte; la partita termina quando un giocatore ne realizza 7: a quel punto gli altri giocatori possono ancora giocare un turno e un turno soltanto e la partita finisce. Il giocatore che ha raggiunto per primo i sette obiettivi ottiene due punti in dono dall’imperatore.
Takenoko è un gioco di piazzamento e di gestione risorse piuttosto interessante, in quanto adatto sia a giocatori che cercano un boardgame mediamente impegnativo, dalle meccaniche piuttosto intuitive e dalla durata contenuta, sia più in generale alle famiglie, con una grafica accattivante (il gioco, non le famiglie), una componentistica ricca e un gamplay semplice e intuitivo.
Come è stato già menzionato, la partita termina quando un giocatore completa sette obiettivi. Il turno di ogni partecipante è composto da due fasi, il lancio del dado meteo (che andremo a spiegare a breve) e lo svolgimento di due azioni diverse tra loro che consentono di:
Pescare e piazzare nuovi esagoni terreno.
Irrigare i terreni tramite l’utilizzo dei canali
Far crescere il Bambù, spostando il giardiniere nella sezione di giardino che ci interessa, e piazzando conseguentemente una o più sezioni di bambù sul terreno in questione
Far mangiare il panda muovendo quest’ultimo su un terreno nel quale cresce del bambù
Pescare nuove carte obiettivo
Le carte obiettivo, a loro volta, sono di tre tipi:
Obiettivi Lotti: a fronte di un determinato numero di punti vittoria, occorre ottenere una certa combinazione di lotti di terreno sulla board, per colore e posizionamento.
Obiettivi giardiniere: occorre ottenere una determinata configurazione bambù/lotti di terreno
Obiettivi Panda: si tratta di far mangiare al panda il numero e colore di sezioni di bambù indicate sulla carta.
Una volta raggiunto il proprio obiettivo il giocatore può, nel proprio turno e con un’azione gratuita, rivelare la propria carta obiettivo e posizionarla accanto alla propria plancetta gestionale: concorrerà alla determinazione del proprio punteggio finale. Occorre osservare che, a parte il caso degli obiettivi panda, tutti i giocatori, lavorando su una medesima board (il giardino), possono, nel tentativo di raggiungere i propri obiettivi, sbloccare inavvertitamente anche gli obiettivi avversari. Per riscuotere il proprio obiettivo, però, il giocatore deve attendere il proprio turno di gioco.
Spieghiamo ora il funzionamento del dado meteo. All’inizio del proprio turno il giocatore tira questo dado per determinare le condizioni meteorologiche in cui dovrà affrontare il proprio turno. In realtà la meteorologia nel gioco non determina mai un malus, piuttosto permette al giocatore di effettuare diverse azioni durante il proprio turno o modificare alcune regole del gioco: il sole regala al giocatore un’azione in più, la pioggia fa crescere una sezione di bambù dove il giocatore preferisce, il vento consente al giocatore di effettuare due azioni uguali nel proprio turno (normalmente il giocatore deve effettuare due azioni diverse tra loro), il temporale permette di spostare il panda ovunque vogliamo e le nuvole regalano una miglioria che è possibile piazzare su un lotto di terreno a scelta. Le migliorie consentono di recintare il proprio lotto (il panda può entrarvi ma non può mangiare il bambù), fertilizzarlo (il bambù cresce due volte più velocemente) e di costruirvi un bacino (il terreno non necessita di essere collegato alla rete idrica per essere irrigato e far crescere il bambù).
Takenoko è veramente un bel gioco, che riesce ad appassionare sia i giocatori più esperti sia quelli occasionali. Sicuramente ad attrarre sono, a primo impatto, la grafica e il tema: non è insolito infatti vedere giocatori e giocatrici - più le seconde dei primi - puntare il dito verso un tavolo dove Takenoko è apparecchiato o messo in esposizione ed esclamare “Uuuuh, il pandiiiiino!”. Sappiate, è l’inizio della fine. Tuttavia poi è il gioco stesso ad appassionare e divertire. Difatti la blanda componente gestionale e la plancia condivisa bilanciano bene sia l’elemento strategico che l’interazione tra i giocatori.
C’è da dire che la componente aleatoria è abbastanza elevata: molte azioni sono infatti casuali, per esempio il lancio del dado meteo o la pesca dei lotti e degli obiettivi. In quattro giocatori, inoltre, la board comune, essendo estremamente dinamica, varia molto tra un turno e l’altro di ogni partecipante, riducendo la possibilità di creare una strategia di lungo termine e consentendo di stabilire solo tattiche momentanee. Tuttavia è anche vero che stiamo parlando di un boardgame che, una volta presa confidenza, richiede un tempo di gioco leggermente superiore alla mezzora. Ed è in fondo anche questa aleatorietà, mischiata alla blanda componente strategica, a renderlo un gioco adatto anche a giocatori casual e a famiglie. In due, tuttavia, Takenoko acquisisce un aspetto maggiormente strategico ma di stampo piuttosto scacchistico. O “damistico”, direi, data la scarsa complessità dello stesso.
Acquisto consigliato? Sicuramente sì. Takenoko è, nel suo genere, un bel gioco, di quei boardgame che dovrebbero essere sempre presenti in una ludoteca valida, in grado di risolvere diverse situazioni, che si tratti del desiderio di giocare un gioco divertente e impegnativo il giusto ma dalla breve durata o di trovare un gioco che possa andare bene anche per quelle situazioni in cui non tutti i presenti sono propriamente degli hardcore gamer. Il regolamento in italiano è chiaro e semplice da seguire, merito di una buona localizzazione da parte di Asterion Press. Inoltre, componentistica e grafica lo rendono un prodotto piacevole da regalare, a un costo tutto sommato contenuto. Ma d’altronde, dall’autore di 7 Wonders, gioco dell’anno 2011, non ci saremmo aspettati niente di meno. Ah, non vi avevo ancora detto che Bauza era l’autore anche di 7 Wonders? Ma dai?