Gennaio 2014: Gli indie escono dalle fottute pareti
Gennaio del 2014 è un po’ un trionfo di produzioni più o meno indipendenti. Il 13 gennaio esce Nidhogg, fenomenale cosetta incentrata sul multiplayer competitivo che vede gente duellare a fil di spada. Cioè, ci sta anche il gioco in singolo, ma è irrilevante. Tre anni dopo uscirà pure un seguito.
Il giorno dopo tocca a The Banner Saga, ambizioso gioco di ruolo tattico ad ambientazione nordica nato dagli abissi di Kickstarter che vede qui l’uscita del suo primo episodio. La serie andrà a concludersi nel 2018.
Il 22 gennaio, dopo sette anni di semi-anonimato, lo studio Roll7 si fa notare col botto grazie a OlliOlli, spettacolare gioco di skateboard dalla grafica pixellosa che invade gli schermi di PlayStation Vita (e grazie al cielo nei mesi successivi arriverà anche su altre piattaforme). Arriveranno poi due seguiti, OlliOlli2: Welcome to Olliwood e OlliOlli World. Qui la celebrazione firmata Talarico di qualche giorno fa.
A proposito di primi episodi, una settimanina dopo esce la prima metà di Broken Age, altro progetto nato (col botto) su Kickstarter che vede Tim Schafer e la sua Double Fine Productions tornare in zona avventure punta e clicca. La seconda parte vedrà la luce oltre un anno dopo. Qua l’opinione vintage del Talarico.
Infine, il 30 gennaio esce Octodad: Dadliest Catch, una bizzarra avventura in cui bisogna lottare col sistema di controllo e con la fisica per permettere a un polpo di fingersi umano. O qualcosa del genere. All’epoca non piacque a Marco Salvaneschi.