Legasista: cento sfumature di dungeon su PSN
Il mio primo impatto con Legasista è stato il nome: un'accozzaglia di sillabe che fa venire in mente il Trota e quell'aborto calcistico di World Fantasista di Square per PS2. Difficile fare di peggio. Fortunatamente, l'ultima fatica di NIS (20,99 euro sul PSN) non ha niente a che vedere con nepotismo e catastrofi videocalcistiche. Legasista è un action RPG con tinte roguelike, in cui ai preconfezionati dungeon dal sapore vagamente puzzle della trama principale fanno da contraltare infernali sotterranei generati in maniera casuale, lunghi anche cento piani, all'interno dei quali, tanto per dare una prima scremata al numero di lettori dell'articolo, non è possibile salvare. Nota a margine: Legasista avrebbe potuto tranquillamente chiamarsi Cladun 3, tanto è simile alla serie di dungeon crawler per PSP. Tuttavia, per qualche astrusa ragione, con l'arrivo del brand sulla console ammiraglia di Sony, NIS ha deciso di creare un nuovo marchio.
Le prime ore in compagnia di Legasista sono alquanto... confuse. Si parla di fagioli, funghi, veleni e quest'ambientazione malsana rischia di procurare al giocatore un immediato e doloroso mal di testa. È in questo momento che i fan dei giochi Nippon Ichi sorridono beffardi, mentre tutti gli altri spengono la console scocciati per tornare a giocare ad Uncharted. Non c'è niente da fare: per godersi Legasista serve far parte del club, il club degli stronzi. Eh sì, perché se un numerino in fondo a una recensione o la minuziosa descrizione delle dinamiche di gioco possono aiutare a capire il valore di Legasista, è forse più pregnante e fondamentale battere su questo tasto: con la tessera entri, giochi e ti diverti, senza tessera rischi di buttare 21 Euro. Ecco, tu là dietro, per dire, che sotto all'ombrellone ti sei portato le fotocopie delle Item List di Disgaea 4: tessera ad honorem, prendi il mondo e vai, goditi Legasista. Ma se sei uno di quei tizi da salotti dei videogiochi che Journey di qua, Braid di là e Flower trallallà oppure, peggio, passi la vita a giocare a GTA e Battlefield fra un posticipo e un anticipo del campionato, allora ciao, non abbiamo niente da dirci, non farai mai parte del club, quella è la porta, amici come prima.
Qui gli oggetti si chiamano con nomi tipo Pinky2ATK+8, la grafica dei dungeon è scialba e ripetitiva e personaggi e mostri non hanno manco i frame d'animazione in diagonale. Insomma, capisci, roba per stronzi, quindi vai, tranquillo. Ora che nella stanza sono rimaste solo le persone realmente interessate a quello che sto dicendo, mi accingo a raccontarmi perché, tutto sommato, Legasista è un gran bel gioco, perlomeno per me che ho la tessera dal 1989.
Alto e sua sorella Mari vivono placidamente nel loro villaggio, finché un bel giorno la fanciulla non si accorge di possedere dei poteri magici, che inizia a sfruttare per aiutare la gente. Tuttavia, memori della distruzione causata dalla Strega Leggendaria e temendo l'utilizzo di tali poteri in chiave distruttiva, i membri del villaggio lanciano una maledizione contro la fanciulla, intrappolandola in un cristallo. Nei panni di Alto, il giocatore dovrà addentrarsi nella Ivy Tower e affrontarne le insidie per scoprire un modo per far tornare alla normalità la sua sorellina. Non esattamente la più originale delle premesse, ma va anche detto che in un gioco di questo tipo si può chiudere tranquillamente un occhio sulla mancata eccellenza della trama. I dialoghi, comunque, mettono in mostra l'aspetto esteticamente più gradevole di Legasista, ovvero i ritratti a figura intera dei personaggi, ben realizzati, anche se animati appena.
I combattimenti di Legasista, a una prima, disattenta, occhiata, non sembrano altro che un'infinita serie di spadatine/asciatine/frecciatine tutte uguali sferrate contro demenziali nemici spesso riciclati graficamente modificandone le dimensioni. Insomma, non esattamente God of War 3. Per fortuna, dietro questa facciata indubbiamente scialba si cela un sistema di combattimento sì basico, ma assolutamente non banale. Alcuni nemici potranno essere danneggiati unicamente con attacchi laterali o da tergo, altri ancora sono immuni alla magia, e altri ancora si teletrasportano da una parte all'altra del livello per cogliervi alle spalle quando meno ve l'aspettate. Inoltre, ci sono trappole disseminate per i vari livelli: niente di trascendentale, ma affrontare i dungeon correndo come matti brandendo la spada in stile berserk rischia di farvi prendere infezioni di tutti i tipi. Vale la pena fare notare il fatto che, rispetto ad altri dungeon crawler, in Legasista l'abilità "arcade" del giocatore conterà non poco: soprattutto nelle fasi finali del gioco, riuscire a muoversi con destrezza sarà importante almeno quanto il livello raggiunto dai propri personaggi.
Nel corso del gioco, Alto incontrerà numerosi alleati, ma il team che prenderà parte all'esplorazione potrà essere composto al massimo da tre elementi. La scelta dei membri del team e le abilità/armi ad essi associate non possono essere scelte a caso, a meno che non si voglia riprovare un dungeon infinite volte. A meno di grinding selvaggio, infatti, i dungeon più ostici richiederanno una certosina pianificazione delle sinergie del team. Interessante e ben implementata la possibilità di utilizzare al volo le abilità di supporto dei membri del party che non si stanno controllando in quel momento. Gli oggetti trovati all'interno dei dungeon non potranno essere equipaggiati immediatamente e bisognerà attendere di tornare alla base per poterli equipaggiare. Fanno eccezione gli oggetti "rari", evidenziati in oro o verde, che potranno essere impiegati da subito, tenendo presente però che qualsiasi danno subito da quest'ultimo sarà permanente e non potrà essere riparato nemmeno successivamente. In caso di morte di tutti i membri del party, ogni oggetto raccolto andrà perduto e i personaggi otterranno solo la metà dei punti esperienza.
Se il sistema di combattimento è piuttosto semplice da assimilare, quello adibito all'equipaggiamento di armi, armature e magie richiederà alcune ore per familiarizzare. Ogni classe presente nel gioco, (Guerriero, Mago del ghiaccio, Mago del fuoco, Esploratore e così via) è dotata di gruppi predefiniti di slot chiamati Energy Frame. Uno slot di un Energy Frame è associato a un tipo particolare di equipaggiamento, ad esempio Lance, Spade, Scudi o oggetti che potenziano HP o MP. Inoltre, ogni slot ha un limite numerico, chiamato "Mana", che indica il valore massimo dell'oggetto che è possibile equipaggiare. Ne consegue che un'ascia eccezionale potrebbe avere un valore di Mana di 100, mentre lo slot Asce del nostro guerriero ha un valore di Mana di 75. In questo caso, non sarà possibile equipaggiare l'oggetto. Per fortuna esistono modi più o meno diretti per modificare questi valori, ma lasciamo ai giocatori il fascino della scoperta. Vi basti sapere che si tratta di un sistema ostico, fatto di numerosi vincoli, inizialmente piuttosto astruso, ma che in breve tempo si rivela uno degli assi nella manica di Legasista, a patto che si ami scartabellare menu per trovare le combinazioni ottimali.
Nonostante, come già accennato, Legasista sia un action RPG, a livello di struttura il gioco ricorda molto da vicino la serie di Disgaea. Il parallelo fra l'Item World di Disgaea e i Ran-geon (random dungeon) di Legasista è inevitabile, e la tensione di non poter spegnere la console perché "non sono ancora arrivato all'uscita del dungeon e non posso salvare" è esattamente la stessa. Come complemento "action" alla serie ammiraglia di NIS, insomma, Legasista funziona perfettamente, a parte il prezzo, non esattamente da acquisto istantaneo per un gioco PSN. E la carne messa sul fuoco da Legasista non finisce qui: modificando un file grafico dal PC, sarà ad esempio possibile creare i propri personaggi personalizzati e su Internet è già possibile trovarne molti ispirati al mondo dei manga o tratti da altre serie di successo, come ad esempio Felicia di Darkstalkers. Sarà ormai chiaro a tutti che quello che inizialmente sembrava un giochino da quattro soldi è invece un titolo pieno di tensione e decisioni non banali, tosto e ricco di soddisfazioni, a patto di accettarne l'intrinsecamente scarna presentazione.
NIS ci ha fornito il codice per testare il prodotto. Ho giocato a Legasista circa 25 ore (vantatene!), completando la trama principale e affrontando numerosi dungeon casuali, accumulando una dozzina di ore di sonno arretrato.