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Old! #291 – Febbraio 1979

Old! #291 – Febbraio 1979

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A febbraio del 1979 non mi sembra accada molto di significativo, nel mondo dei videogiochi, quindi parliamo del fatto che il 1979 è l’anno in cui Mattel comincia a vendere, anche se solo su un mercato ristretto di prova, l’Intellivision, vale a dire quella che per un attimo è sembrata poter essere l’unica concorrente seria dell’Atari 2600, anche se sulla distanza sarà Atari stessa ad auto abbattersi. Messo in sviluppo nel 1977, più o meno in concomitanza con il lancio del fenomeno da trenta milioni di pezzi di Nolan Bushnell, l’Intellivision nasce col preciso intento di superarlo su ogni fronte. Vuole essere superiore sul piano tecnologico, mira a proporre un sistema modulare a cui aggiungere tastiera e altre componenti, punta insomma a sopraffare il nemico. Non tutti i progetti andranno in porto ma, dopo aver registrato il tutto esaurito nella fase di test (tenutasi a Fresno, in California), Mattel lancerà la sua console nel 1980, andrà a piazzare tre milioni di pezzi nel giro di tre anni circa e manterrà il marchio in vita per un intero decennio, seppur non confermando i fasti iniziali.

Infatti, nonostante un momento fortunatissimo, tale da garantirle addirittura il 20% di un mercato che sembrava inattaccabile, anche Mattel finirà invischiata nel crash del settore americano verificatosi durante quel drammatico 1983 e faticherò parecchio a riprendersi. L’Intellivision verrà comunque ricordato come un pezzo d’hardware storico, considerato da molti fra le migliori console di sempre, certo fra le più innovative, specie se si guarda alle varie periferiche prodotte mano a mano, e sarà protagonista di diversi rilanci: prima le raccolte di giochi pubblicate su vari formati a fine anni Novanta, poi le mini console messe in vendita in tempi non sospetti e infine (?) l’Intellivision Amico, una retro-console moderna, ideata da Tommy Tallarico e prevista per il 2020.

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