Se la durata di un videogame fosse tanto importante, si venderebbero solo RPG nipponici. E non vale nemmeno il discorso del prezzo, visto che ormai tutti si basano sui giochini usato/permuta/sconti. E il primo Resident Evil si poteva finire in tre ore, e non costava poco. E viva la gnocca, a prescindere. Ma di cosa sto parlando? Ma ovviamente dell'ennessima polemica sulla presunta brevità di un gioco, creata grazie ad alcuni filmati "leaked" in cui qualcuno completa The Order: 1886 in cinque ore e mezza. CINQUE ORE E MEZZA! ORRORE, RACCAPRICCIO E PUNTI ESCLAMATIVI SEGUITI DAL NUMERO UNO!!!111
Il casino è stato tale che Ready at Dawn ha dovuto rispondere non una ma ben due volte: prima con Ru Weerasuriya, senza dire praticamente nulla, a Eurogamer e poi più dettagliatamente tramite Andrea Pessino. Quest'ultimo, alla presentazione italiana, ha chiarito la questione spiegando che se si gioca "normalmente" The Order: 1886 dura circa una decina di ore. Poi, è ovvio, chi corre e sa tutto a memoria (tipo speedrun) può farcela anche in cinque.
Come diciamo sempre noi anziani, sono finiti i tempi dei giochi da trenta ore e non si può nemmeno uscire la sera che poi ti saltano addosso e ti fregano la Piessequattro. Ma lasciano lì The Order perché troppo corto.