Dicembre 1991: Paperi e pirati | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
A inizio dicembre del 1991 si manifesta sugli scaffali dei negozi di videogiochi Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge, grande classico dei punta e clicca targati Lucas che, fra le altre cose, segna con decisione l’avvio di una nuova era per lo sviluppatore/publisher. Fra l’adozione di nuovi paradigmi tecnologici e la ristrutturazione da Lucasfilm Games a LucasArts, gli anni Novanta di quei ragazzacci iniziano ufficialmente qui. Il gioco non sarà un gran successo, esattamente come il primo episodio, e anche in questo segnerà una serie di cambi di rotta significativi. Rimane però un pezzo da novanta indiscusso, di cui abbiamo chiacchierato nell’ultimo Retroutcast.
Un paio di settimane dopo esce invece QuackShot Starring Donald Duck, gioco di caratura differente ma per certi versi altrettanto affascinante. Sviluppato direttamente da Sega per il suo Mega Drive, QuackShot infila Paperino in un’avventura à la Indiana Jones, che ovviamente fa pensare a DuckTales ma ha in realtà un’identità tutta sua. Un po’ gioco di piattaforme, un po’ gioco d’azione, un po’ avventura con puzzle da risolvere, è una piccola delizia che ho ricordato qualche tempo fa in un Racconto dall’ospizio e di cui riparleremo fra una settimana o giù di lì.