Che bella la vita: caviale e Space Invaders.
Avete mai visto un cabinato di Space invaders in sala giochi? Sì? Beh, wow! Siete dei signori sicuramente più anziani di me.
Io di Space Invaders non ho incrociato che conversioni per console o ROM digerite via MAME, eppure riconosco che sia uno dei giochi più importanti della storia: uno di quei pilastri che hanno creato il genere degli shoot ‘em up, a me molto caro. Ci ho giocato anche abbastanza, al caro vecchio sparatutto di Taito, specialmente nella sua versione in bianco e nero, tuttavia ignoravo profondamente tutte le uscite più o meno connesse. Se siete nella mia stessa condizione, e a meno che sul vostro yacht non ci sia posto per i cabinati, per mettervi in pari vi consiglio la nuova Space Invaders Invincible Collection.
La raccolta in questione comprende ben undici giochi, ma non è fatta solo di Space Invaders: possiamo trovare al suo interno anche Lunar Rescue e Space Cyclone, con quest’ultimo che condivide la medesima elettronica del boss. Al di là dei giochi, che sono comunque pezzi di storia, a essermi sembrate interessanti sono state le note a fianco dei software: delle piccole curiosità molto stuzzicanti che hanno acceso la mia curiosità. Non sapevo, ad esempio, che il primo Space Invaders fosse stato sviluppato senza alcun tipo di PC, è ‘sta cosa me la devo ancora spiegare, visto che mi sembra al limite dello sciamanico. Ma va bene: qui entra in gioco la mia ignoranza su circuiti e unità logiche varie, nonché la mia età.
Purtroppo le suddette note non contemplano artwork né tantomeno interviste, dunque il valore “enciclopedico” della raccolta risiede soprattutto negli undici port che contiene. Personalmente ho apprezzato molto questi vecchi giochi, sebbene siano molto simili tra loro, e in più ho ritrovato una droga che avevo perduto tempo fa: Space Invaders Extreme. Una sinestesia tra forme e colori che ha veramente del lisergico e fa parte di quei giochi che non molleresti mai nemmeno sotto tortura: tutto sommato, penso che valga la pena acquistare la collection anche solo per rigiocare a questo capitolo della serie, forse il più godibile a oggi.
I giochi all’interno della raccolta sono: Space Invaders, Space Invaders Colour, Space Invaders Part II, Majestic Twelve: The Space Invaders Part IV, Super Space Invaders ’91, Space Invaders Extreme, Space Invaders Gigamax 4 SE, Space Invaders DX, Space Cyclone, Lunar Rescue e Arkanoid vs Space Invaders.
Al di là delle evoluzioni tra un gioco e l’altro, a uscire dal seminato sono soprattutto Lunar Rescue e Space Cyclone, laddove entrambi sperimenta con le meccaniche di Space Invaders mescolandole a quelle di altre produzioni (ad esempio, Lunar Rescue contiene tracce di Lunar Lander). Insomma, lo ribadisco, una raccolta ben fatta, anche se non posso evitare di storcere il naso di fronte al prezzo: personalmente trovo che sessanta euro siano un po’ troppi per un prodotto celebrativo, anche in via delle analogie tra un gioco e l’altro.
Penso che il retrogaming dovrebbe essere gestito in maniera più “popolare”, e non perché manchi di dignità o non meriti a prescindere il prezzo pieno, ma perché, a conti fatti, appartiene alla storia dell’umanità.
Da questo punto di vista la Space Invaders Invincible Collection non è troppo distante come operazione da certe di Nintendo - vedi Super Mario 3D All-Starsi - e se lo chiedete a me prezzi del genere non fanno che allontanare i giovani dalla storia dei videogiochi.
Allo stato delle cose, questa raccolta si colloca principalmente nel mercato della nostalgia rivolto a persone già avvezze a questo tipo di giochi e che, magari, desiderano solo rivivere le estati spensierate della loro adolescenza nelle sale. Che non è un male, solo che è ben lontano dalla mia idea di conservazione del medium. Personalmente, preferirei che titoli così vecchi fossero disponibili senza certe condizioni e, magari, con un apparato informativo più ampio.
Forse, chissà, con un prezzo differente la Space Invaders Invincible Collection avrebbe fatto gioco a un pubblico più giovane, che magari attende solo l’occasione giusta per recuperare certe esperienze.